E’ purtroppo vero: non è così raro che si possa temere di andare al lavoro, sentirsi a disagio nel comunicare con il proprio datore di lavoro o manager, subire molestie o discriminazioni, se non addirittura bullismo. Sono spesso le donne le vittime di questi comportamenti, per quanto colpiscano indipendentemente dall’età, il sesso e la razza.
Un ambiente tossico sul posto di lavoro è il motivo principale di uscita dall’azienda del lavoratore ed il costo di questa cattiva gestione, spesso ignorato, è enorme.
Un recente studio americano della SHRM mostra come sono più della metà i dipendenti che lasciano il proprio posto di lavoro a causa dei loro responsabili, con costi aziendali che dovrebbero dare adito ad importanti riflessioni interne. Proprio loro, i manager, che dovrebbero essere i principali baluardi di una cultura aziendale sana e positiva.
Sta soprattutto a loro verificare che internamente non vi siano blocchi verso la diversità, che i processi favoriscano l’inclusione e soprattutto che vi sia comunicazione. I manager dovrebbero essere ben attrezzati non solo per identificare questi comportamenti, ma anche per gestire eventuali reclami.
Dando per scontato però che non vi sia un problema di cultura aziendale alla base, sulla quale i manager potrebbero fare ben poco. E’ quindi importante che siano proprio i datori di lavoro ad adottare le misure appropriate per creare una cultura aperta sul luogo di lavoro, in cui il personale possa sentirsi a proprio agio e al sicuro. Creando un codice di condotta chiaro per i dipendenti a cui aderire sin dall’inizio (auspicabilmente durante il processo di onboarding), viene sviluppato e alimentato un ambiente di rispetto e comunicazione aperta. Aiuterà anche a creare un senso di cameratismo tra i dipendenti, il che significa che se un dipendente dovesse esibire un comportamento inaccettabile, è probabile che i colleghi evidenzino l’anomalia, il comportamento scorretto. Stabilire una forte visione aziendale che comprenda valori interni ed esterni, contribuirà a creare una cultura nella quale tutti sono in sintonia.
I dipendenti dovrebbero sentirsi in grado di aprirsi liberamente e discutere di eventuali problemi all’interno del luogo di lavoro, indipendentemente dalla loro gravità. La creazione di una cultura che si concentri sull’eliminazione del comportamento inappropriato fin dall’inizio garantirà la consapevolezza ed il contributo di tutti per eliminarlo.
I dati recenti mostrano sempre di più come una cattiva cultura del lavoro sia in grado di mettere in seria difficoltà un’organizzazione e quanto il suo impatto negativo sia reale. Allo stesso tempo, quanto una cultura positiva crei le condizioni affinché i dipendenti agiscano nell’interesse dell’azienda, si sentano appagati dal proprio lavoro e, in termini più generali, siano determinanti per l’innovazione e la crescita nel futuro della propria organizzazione.