Accendere una cultura sostenibile individuale e aziendale

Accendere una cultura sostenibile individuale e aziendale

Improovo ti racconta le più interessanti, di successo ed innovative storie di formazione dei suoi iscritti. Scopri se anche la tua organizzazione potrebbe trarre vantaggio da un’attività formativa simile, adattata alle tue esigenze.

Il concetto di sostenibilità aziendale è ormai una necessità che si sta affermando. Se da una parte è legata ad una rinnovata coscienza ecologica, dall’altra è evidente che negli ultimi 20 anni il mercato si è spostato verso stili di consumo sempre più green. I consumatori premiano prodotti e aziende che scelgono di ridurre il proprio impatto ambientale e varano assetti gestionali e organizzativi che garantiscono la riduzione di emissioni, sprechi e inquinamento. Questa stessa attenzione i consumatori la pongono verso chi gestisce eticamente i propri collaboratori. Le imprese, che siano di piccole dimensioni o multinazionali, sono valutate sempre di più alla luce della griglia ESG, “Enviromental and Social Governance criteria”.

Su questo fronte Improovo ha offerto alle aziende percorsi modulari finalizzati ad accendere una cultura sostenibile individuale e aziendale allineata con i valori proposti dai 17 goal delle Nazioni Unite per il prossimo decennio 2020-2030.

Comunicazione circolare e positività

Sostenibilità aziendaleLavorando sulla comunicazione circolare, il formatore aiuta a superare gli schemi classici di trasmissione verticale dell’informazione, a favore di un modello comunicativo nel quale il ruolo dei singoli partecipanti è molto più attivo – un modello definito “comunicazione circolare”, rappresenta un salto di paradigma importante per la gestione sostenibile del futuro. Comunicando innanzitutto con noi stessi ci predisponiamo a relazionarci bene con gli altri i quali, a loro volta, ci rimanderanno la loro espressione, la loro comunicazione, attraverso un feedback che potremo ricevere in modo negativo, disfunzionale, o , ancora meglio, positivo, funzionale, che ci farà sentire sulla buona strada. Con il corpo, con la mente e con l’anima esprimiamo parole ma, soprattutto emozioni e stati d’animo in un fluire che implementa una circolazione e una circolarità nella comunicazione. Nell’ascoltare e nel manifestarci questi livelli si mescolano in modo inconsapevole. Ciò accade anche al corpo, alla mente e all’anima del nostro interlocutore o gruppo che sia. C

A proposito di “positività” delle organizzazioni, si opera attraverso momenti laboratoriali per far sentire concretamente come l’agire individuale e collettivo, nelle diverse attività lavorative, possono essere permeati di buonUmore e permettere una produttività di aumentato valore e qualità.

Profitto e benefici dalla sostenibilità

Formarsi alla sostenibilità vuol dire innanzitutto comprendere che la stretta relazione tra impresa e società si riflette nell’implementazione all’interno del modello d’impresa di strategie per la salvaguardia e il potenziale miglioramento delle condizioni sociali, economiche ed ambientali delle rispettive aree d’azione. Per le PMI questo si traduce in una particolare attenzione nei confronti delle necessità del territorio locale, mentre per le multinazionali in un interesse rivolto a intere nazioni e continenti. Il fine ultimo è quello di perseguire il fine di lucro non riferendosi esclusivamente alle esigenze materiali dei clienti ma anche alla gestione delle maggiori problematiche di carattere etico e sociale.

Anche i benefici della mindfulness sul lavoro, del breathwork, ovvero il lavoro col respiro, sono ampi e percepibili concretamente nel corpo e nella percezione di sè. La formazione in azienda porta benefici percepibili Sempre più riconosciuti dalla scienza moderna, il respiro consapevole e la volontà infatti possono essere usati in ogni momento per bilanciare la propria energia, rilasciare la tensione e l’ansia, migliorare la concentrazione mentale e la propria vitalità, affrontare una sfida, liberare la propria creatività. Tutto ciò si trasforma in un livello di consapevolezza che porta ad una diminuzione dei rischi sul lavoro quindi ad aumentare la sicurezza sul lavoro a beneficio dei risultati.

E’ tempo di nuovi modelli decisionali: il Welfare oggi fatica a rispondere ai mutamenti sociali evidenti come: l’allontanamento della cittadinanza dalle istituzioni (sfiducia), l’iper tecnicizzazione delle relazioni di aiuto, la frammentazione e la burocratizzazione delle istituzioni, l’aumento della precarietà lavorativa diffusa. Questa componente formativa serve per agevolare le figure che si occupano di welfare, in azienda e non solo, ad approcciarsi a stili propositivi e partecipati per rendere le proposte di welfare delle iniziative che lascino andare la consuetudine a generare servizi/prodotti per creare realmente quella rete di sostegno sana a rendere il contesto un luogo creato a persona.

 

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